Ottobre 2024
C.O.R.E. Comitato romano contro carcere e repressione aderente alla campagna liber3 di lottare
Con l’approvazione del DDL 1660 la repressione preven- tiva realizza un importante passo in avanti. Il tentativo è quello di bandire e di sterilizzare il conflitto e di creare un’ipoteca
sulla stessa praticabilità delle lotte sociali.
Per l3 amant3 del diritto liberale il “conflitto” rappresenta il motore delle modifiche normative per adeguare le risposte e gli interventi sociali alle necessità e ai bisogni che attraverso le lotte si manifestano. Pensiamo ad esempio agli anni 70 in cui le lotte politiche e sociali portarono all’approvazione dello statuto dei lavoratori, dell’ordinamento penitenziario (così superando il regolamento di esecuzione del 1931 del Guardasigilli Rocco) alle leggi sull’aborto, sul divorzio, al servizio sanitario nazionale, alla scala mobile, ecc. La gabbia repressiva rappresentata dal DDL 1660 tende ad imbrigliare la società producendo un immodificabile, se non in termini peggiorativi, status quo.
Le esigenze di disciplinare il fronte interno, ovvero la società italiana, è una necessità dell’economia di guerra, del drenaggio di risorse pubbliche dalle spese sociale a vantaggio della economia di guerra e alla spesa militare. Questa tendenza non riguarda soltanto l’Italia, ma è caratteristica comune di tutte le società occidentali, la guerra chiama e non consente una conflittualità interna, la pace sociale è la necessità da raggiungere costi quel che costi….
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DOSSIER SUL DDL 1660