Gennaio 2015
A quelli che…
A quelli per i quali la fine della civiltà è un affare di libreria o di drogheria;
A quelli che considerano l’insurrezione come una breccia nel monopolio della menzogna, della rappresentazione, del potere;
A quelli che riescono a indovinare che dietro la coltre di nebbia della «crisi» c’è un teatro di operazioni, di manovre, di strategie e dunque la possibilità di un’autopromozione;
A quelli che sferrano “attacchi” per occupare
scranni nei consigli comunali;
A quelli che colgono il momento propizio per
esibirsi presso i mass-media;
A quelli che non cercano complici, ma amici
politici;
A quelli che non disertano, ma che si infiltrano;
A quelli che deridono il rifiuto di partecipare
a questo mondo;
A quelli che organizzano gli altri in un partito,
magari – perché no – in un partito storico;
A quelli che intendono dare vita ad una forza
rivoluzionaria, purché istituzionale.
Un contributo a un dibattito che necessita
di un pensiero unico condiviso da tutti…