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TRA MAFIA E COLONIALISMO IL PESO DEL NUCLEARE ITALIANO

Febbraio 2021

“All’inizio del 2021, le notizie in Italia si sono nuovamente concentrate sul progetto di stoccaggio delle scorie nucleari del Paese. Le associazioni antinucleari sottolineano il traffico illegale di scorie effettuato negli ultimi anni dallo Stato italiano in collaborazione con la mafia, in un Paese dove le centrali nucleari sono ferme da quasi 35 anni. In Francia, a Bure, dove l’industria nucleare sta lavorando duramente per seppellire le scorie altamente radioattive, la situazione italiana è uno spunto di riflessione. L’esempio di un Paese che sta ancora lottando per trovare una “soluzione” per le scorie prodotte tra il 1966 e il 1987 in 4 centrali rafforza il sentimento profondamente antinucleare di questo Paese. Speriamo anche che la lotta di Bure, che dura da 25 anni, dia forza ai movimenti antinucleari italiani nel denunciare la natura autoritaria e coloniale dell’industria nucleare nella sua interezza, dall’estrazione dell’uranio all’imposizione di un centro di stoccaggio nazionale per le scorie nucleari”.

Questa raccolta di testi è stata pubblicata originariamente nel numero di febbraio 2021 della rivista antinucleare tedesca Anti Atom Aktuell (n. 291).

Abbasso il nucleare, abbasso le frontiere!

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Tra mafia e colonialismo il peso del nucleare italiano